Wednesday, March 21, 2007


Il trillo fastidioso della sveglia portabile di Eva l'avvisò che erano appena giunte le sei e mezza. Quindi quest'ultima si scostò le coperte e scese dal proprio letto. Il primo giorno passato da lei nella città parigina era stato abbastanza noioso e malinconico, aveva consumato i proprio pasti in un bar nel centro di Parigi ed era restata nel proprio appartamento a disegnare .
Ma ora questa era la prima mattinata prima di andare lavoro, aveva appuntamento alle sette e mezza davanti alla fabbrica Saiwa s.p.a, produttrice di snack , merendine ed alimenti.
Si lavò in fretta, l'acqua gelida le risvegliava il viso pallido, dopodichè si vestì con cura. Era un tailleur rosa salmone dalla stoffa leggera ed opaca, l'aveva scelto con Anna dopo ore ed ore a girare nei negozi, le dava un tocco più adulto e qualche anno in più, dunque l'effetto che desiderava. Si spazzolò i capelli biondo chiaro, ed afferrata la borsetta, era pronta:dentro i due biglietti della metro.
Si avviò per le strade di Parigi fino a raggiungere la metro, là, seduta sui sedili grigi, sentiva lo stomaco rigido contrarsi, gli occhi gli brillavano di una forte emozione ed ogni movimento brusco trasmetteva ansia , tensione. Come sarebbe andata a finire? Doveva fare una buona impressione.
Scesa dalla penultima fermata, si accorse che la sua meta era molto vicina, a pochi metri di distanza: appena arrivata sulla soglia, osservò meglio quel moderno palazzone che con un pizzico di fortuna sarebbe diventato la sua seconda casa. Di certo non trasmetteva incoraggiamento, infatti apparte la scritta in caratteri enormi e spessi, di color blu, con su scritto
Saiwa s.p.a , tutte le vetrate delle finestre che ricoprivano la parete centrale erano formate da pannelli scuri, che non lasciavano intravedere l'interno.
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