Monday, March 19, 2007

Benvenuta a Parigi!


Eva socchiuse le palpebre ai tiepidi raggi, e poco dopo vide un hostess in divisa verde prendere il suo bicchiere ancora pieno di succo d'arancia: stranamente era riuscita a prendere sonno, ed adesso l'aereo stava per atterrare. Con un leggero ronzio nella testa, e gli occhi ancora umidi, guardò al di fuori del finestrino, la sera stava calando lentamente su Parigi, e numerose piset d'atterraggio la circondavano.
Con una salviettina si asciugò il viso, quindi ci fu l'atterraggio rapido ed ecco che scendeva insieme agli altri passeggeri.
Arrivata sul marciapiede, il caos totale: guide che sbandieravano cartelli per attirare l'attenzione di chissà quale turista, bambini, donne, uomini... senza troppe cerimonie si avviò verso l'uscita dell'areoporto, quando d'un tratto sentì una voce timorosa e gentile richiamarla: " Scusi, mi perdoni è lei la signorina Eva Morelli?" ; quest'ultima si voltò e vide davanti a se un uomo, sui ventisei anni , dai bei lineamenti e con un radioso sorriso. "Si, ma lei chi è?", "Oh , sono Jack , uno dei suoi nuovi colleghi qui a Parigi, sa, la sua nuova ditta era al corrente del fatto che arrivasse qui a Parigi solo oggi, ed hanno avuto la cortesia di mandare un collega ad accoglierla, così con piacere mi sono offerto io".
Oh, rispose lei, ora più tranquillita ed onorata"Siete stati tutti molto gentili, ma credò che sarà costretto ad accompagnarmi a piedi, non ho la mia macchina" si scusò lei, "mi segua, ho la possibilità di darle un passaggio" e così silenziosamente si avviarono verso il parcheggio dell'aereoporto. Intanto ogni tanto il nuovo accompagnatore osservava la sua nuova collega, che le pareva bella ed aggraziata in maniera del tutto inattesa.

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