Friday, May 4, 2007
Ti ricordi?
Anna sospinse con decisione la porta a vetri per poi lasciarla richiudere sommessamente. "Buon giorno Anna!", la saluto con un misto di gioia il panettiere. Poco lontano, un grido stridulo di un branco di gabbiani coprì la risposta della donna:"Salve Aurelio, dimmi che hai appena sfornato la tua dolce specialità, ne voglio gustare subito una!". "Ah...una,non due" concluse lei, con un filo di voce strozzata. "Come mai"le fece eco l'uomo dalle robuste mani completamente imbrattate di farina;"Non mi dirai che quella birichina di Eva si è di nuovo fissata sulla sua maledetta dieta!". E nonostante tutto quel tono indignato fece sorridere la sua giovane cliente...Anna chiuse gli occhi, ancora si ricordava...Il gabbiano, quel tetro locale dove si trovava,era in verità una piccola panetteria, famosa per la sua specialità: caldi, soffici e dorati muffin. Da quando lei ed Eva li avevano assaggiati, ne erano rimaste subito affezzionate, per la bontà sia di quei dolcetti che per quella del suo venditore.
E si ricordava ancora di quando avevano appena sedici anni e la sua migliore amica, si era fissata sul fatto che fosse troppo rotondetta, iniziando così una scrupolosa dieta che però, fortunatamente non durava molto, Anna poteva vantarsi di essere molto convincente. Ma erano passati tanti giorni, e tanti muffin da quel giorno,ora Eva si trovava sospesa sopra un leggero filo impercettibile:il suo futuro. E lei, con una laurea giovane che già sapeva di chiuso, imprigionata in un cassetto, nell'inutile attesa di essere tirata fuori per un possibile colloquio di lavoro, era sempre là, nella stanza invisibile della malinconia..."No Aurelio, Eva, Eva è partita, per adesso ti dovrai accontentare di me!"gli rispose Eva, porgendogli i soldi e prendendo un muffin. "Oh bè,speriamo che torni presto od andrò in rovina!Voi siete le mie clienti preferite!"rispose lui leggermente sorpreso,vedendola scomparire fuori dalla sua desolata panetteria.Ricordi...potrebbero essere paragonati a mele...si,mele, ad un occhio superficialmente attento potrebbero sembrare tutte uguali, dallo stesso colore e dallo stesso sapore, ma naturalmente non è così. Innanzitutto ognuna appartiene ad un albero diverso, e poi ci sono quelle, più morbide e fiacca, che cascano subito dall'albero, per essere assaporate. E poi quelle più fastidiose, si,fastidiose, che fai di tutto per raccoglierle ma ti sembra che il ramo a cui sono appese è troppo alto...Quelle rompi scatole, che ti cascano precisamente in testa per ricordarti un fatto che avresti voluto non ricordare, ed in fine quelle marce, poichè niente è perfetto, quella che hai fatto di tutto per non assagiare il suo succo e che poi, inesorabilmente ti ritrovi a mangiare, avendo sulla lingua il sapore di quel succo amaro, doloroso, disgustoso...questi sono ricordi, mele, provenienti dallo stesso frutteto ma di sapore molto diverso, il sapore della nostra vita!
CONTINUA
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4 comments:
la storia è molto bella ma è ispirata ad un libro?
No...diciamo che è un capitolo di un piccolo romanzo che sto scrivendo di mia iniziativa! ^.^
infatti scrivi benissimo se la palmisano dovesse leggere un tuo post si butterebbe per terra,suppongo che tu da grande vorrai fare la scrittrice o la giornalista
Hai azzeccato la risposta giusta! ^.^
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