Friday, June 15, 2007

C'è posta per te


Le scarpe da ginnastica dalle sfumature sul celeste si fermarono bruscamente davanti ad una porta di vimini socchiusa. Anna,ansimando leggermente e saltellando sul posto entrò dentro la cucina della sua casa. Il corpo era accaldato e goccioline di sudore colavano sulla fronte.
"Buon dì mamma!" esclamò senza fiato Anna, rivolgendosi ad una donna anziana che indossava un grembiule bianco sporco e tagliuzzava con estrema precisione un paio di carote.
"Buona giornata cara, hai già concluso la tua corsa mattutina sul lungomare?". "Si,c'era un venticello piuttosto insistente,ma comunque...perfino quando ti sei presa tre giorni di ferie ti devi alzare alle sette per preparare il pranzo?"le rispose la figlia, con un cenno d'indignazione nella voce. Ma prima di aspettare la consueta risposta sfilò via per la cucina,diretta verso una doccia rigenerante.
"Ah...Anna,è arrivata una busta,immagino via posta per te,è arrivata ieri sera tardi,l'ho poggiata sul bancone"la richiamò la madre. "Grazie mamma, ma immagino sia di nuovo qualche volantino pubblicitario" disse la donna, scrutando attentamente la busta quadrata di carta riciclata. Anna stava di nuovo per avviarsi verso il corridoio quando il suo sguardo cadde su un voluminoso pacco della spesa che emanava un putrido odore di pesce. "Mamma, non avrai forse in mente di preparare del pesce per questa sera!?". La madre si asciugò pazientemente le mani sul grembiule e disse con un filo di voce:" Mia cara, tuo padre ti ha concesso tutto il necessario,ma non vorrai privare un pover uomo del piacere del pesce appena cucinato. Tu potrai consolarti con la tua insalata"concluse lei,con un tono che non lasciava repliche. Anna,accontentata quanto bastava, filò via silenziosamente con la busta in mano. Anna era vegetariana. Una volta seduta sul bordo del water del suo bagno profumato,iniziò a scartare la busta: dapprima con delicatezza, poi più impazientemente con forza prepotente. Le bastò una sola semplice occhiata per accorgersi che non si trattava di un volantino pubblicitario: sue due fogli completamente bianchi erano stampate lettere al computer. Inoltre le scivolò in mano anche un cartellino foderato da uno spesso strato di plastica e con un cordoncino; doveva essere un lascia passare o qualcosa di simile pensò Anna diventata ora assai attenta.
CONTINUA

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